
La richiesta della pensione rappresenta un momento cruciale nella vita lavorativa di ogni cittadino italiano. Nel 2025, secondo le ultime disposizioni dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), la procedura per ottenere il trattamento pensionistico è stata ulteriormente digitalizzata e semplificata, ma resta fondamentale presentare tutti i documenti necessari per evitare ritardi o complicazioni. In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio quali documenti sono richiesti per la domanda di pensione nel 2025, fornendo una guida pratica e aggiornata per lavoratori dipendenti, autonomi e professionisti.
Documenti anagrafici e identificativi richiesti
Il primo passo per la richiesta della pensione INPS consiste nel presentare i documenti anagrafici che certificano l’identità del richiedente. Nel 2025, l’INPS richiede obbligatoriamente una copia del documento di riconoscimento in corso di validità, come la carta d’identità elettronica o il passaporto, e il codice fiscale. Questi documenti sono fondamentali per verificare l’identità e l’età del futuro pensionato, dato che molte tipologie di pensione dipendono proprio dal raggiungimento di specifici limiti anagrafici.
Oltre a questi, è necessario fornire il certificato di residenza, che può essere richiesto presso il proprio Comune o scaricato online tramite i servizi dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR). Per i cittadini stranieri, è richiesto anche il permesso di soggiorno valido, che attesti la regolare presenza in Italia.
Infine, per chi presenta domanda tramite un rappresentante legale o un tutore, è obbligatorio allegare la documentazione che attesti la rappresentanza legale, come il decreto di nomina del tribunale o la procura speciale.
Documentazione contributiva e lavorativa
Uno degli aspetti più rilevanti per la richiesta della pensione è la documentazione che attesti la storia lavorativa e contributiva del richiedente. L’INPS, infatti, calcola l’importo della pensione e verifica il diritto all’accesso sulla base dei contributi versati durante la vita lavorativa.
Nel 2025, la procedura prevede la presentazione dell’estratto conto contributivo, che può essere scaricato direttamente dal sito INPS tramite SPID, CIE o CNS. Questo documento riepiloga tutti i periodi di lavoro e i contributi versati, sia come dipendente che come autonomo o libero professionista. In caso di incongruenze o periodi mancanti, è necessario allegare le buste paga, i CUD (Certificato Unico Dipendente), le certificazioni uniche o le denunce contributive che comprovino i periodi lavorativi non risultanti nell’estratto conto.
Per i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti a casse previdenziali diverse dall’INPS, è richiesta anche la certificazione dei contributi versati presso la propria cassa di appartenenza. In caso di ricongiunzione o totalizzazione dei contributi, occorrerà allegare la relativa domanda e la documentazione attestante i periodi assicurativi maturati presso altri enti.
Documenti sanitari e per particolari tipologie di pensione
Oltre ai documenti anagrafici e contributivi, per alcune tipologie di pensione è necessario presentare ulteriore documentazione sanitaria. Ad esempio, per la pensione di inabilità o per l’assegno ordinario di invalidità, l’INPS richiede la certificazione medica che attesti la condizione di salute del richiedente. Questa deve essere redatta da un medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale e caricata sulla piattaforma INPS tramite la procedura telematica dedicata.
Per la pensione anticipata con requisiti ridotti (ad esempio, “Quota 103” o pensione precoci), possono essere richiesti documenti aggiuntivi che attestino la sussistenza di condizioni particolari, come la disoccupazione involontaria, l’assistenza a familiari con handicap grave (legge 104/1992) o lo svolgimento di lavori gravosi. In questi casi, occorre allegare la documentazione rilasciata dagli enti competenti, come i centri per l’impiego o le ASL.
Infine, per la pensione ai superstiti, è necessario presentare il certificato di morte del lavoratore assicurato e la documentazione che attesti il grado di parentela e la convivenza con il defunto, come lo stato di famiglia storico o la dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
Modalità di presentazione e consigli utili
Dal 2025, la presentazione della domanda di pensione avviene esclusivamente in modalità telematica tramite il portale INPS, utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. È importante preparare in anticipo tutta la documentazione richiesta in formato digitale (PDF o JPEG), per poterla allegare senza problemi durante la compilazione della domanda online.
Si consiglia di verificare attentamente la completezza e la correttezza dei documenti prima dell’invio, poiché eventuali omissioni o errori potrebbero comportare la sospensione della pratica e la richiesta di integrazioni, allungando i tempi di liquidazione della pensione. In caso di difficoltà nella raccolta della documentazione o nella compilazione della domanda, è possibile rivolgersi ai Patronati, che offrono assistenza gratuita e supporto nella gestione della pratica.
Infine, è importante ricordare che, una volta presentata la domanda, l’INPS invierà una ricevuta di protocollazione e, successivamente, comunicherà l’esito dell’istruttoria e la data di decorrenza della pensione. Mantenere aggiornati i propri recapiti e monitorare costantemente l’area personale del sito INPS è fondamentale per non perdere comunicazioni importanti e per seguire lo stato di avanzamento della pratica.